24 novembre 2015 ore: 12:37
Società

In Italia il 35% dei ragazzi tra 20 e 24 anni non studiano e non lavorano

Rapporto "Education at a glance 2015" di Ocse: tra il 2010 e il 2014 i tassi di occupazione hanno registrato un brusco calo per questa fascia di età (dal 32% al 23%), ma la quota dei 20-24enni che continua a istruirsi è rimasta stabile al 41%
Italiani all'estero. Ragazzi in penombra

Roma - In Italia il 35% dei giovani di eta' compresa tra i 20 e i 24 anni sono "neet", ovvero giovani "che non sono impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione". È quanto emerge dal Rapporto 'Education at a glance 2015', l'annuale pubblicazione Ocse che analizza i sistemi di istruzione dei 34 Paesi membri, presentato oggi al ministero dell'Istruzione.

- La partecipazione all'istruzione post secondaria e terziaria, spiega il rapporto, effettivamente "ha avuto scarso effetto nel limitare l'aumento dei giovani neet". La prospettiva di un ritorno d'investimento relativamente basso e incerto, dopo un lungo periodo trascorso nel sistema dell'istruzione, "potrebbe spiegare l'interesse limitato dei giovani italiani ad intraprendere gli studi universitari. Circa il 35% dei 20-24enni non hanno un lavoro, non studiano, ne' seguono un corso di formazione (i cosiddetti neet: neither in employment, nor in education or training), la seconda percentuale piu' alta dei Paesi OCSE".

Tra il 2010 e il 2014, "i tassi di occupazione hanno registrato un brusco calo per questa fascia di eta' (dal 32% al 23%), ma la quota dei 20-24enni che continua a istruirsi e' rimasta stabile al 41%".

(DIRE)

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