14 marzo 2018 ore: 15:09
Famiglia

Anziani, al via in Toscana la terza edizione di Pronto Badante

Dopo le quarantamila telefonate ricevute nelle prime due edizioni, si rinnova il progetto della Regione che mette a disposizione delle famiglie un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità
Badante e anziano a braccetto

FIRENZE - E' giunta al terzo anno in Toscana la sperimentazione del progetto Pronto Badante. La terza edizione, 2018-2019, che ha preso il via il 1° marzo, è stata presentata - stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dall'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, assieme a Ilaria Sampugnaro, in rappresentanza del direttore regionale dell'Inps Marco Ghersevich.

Con Pronto Badante la Regione ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie toscane un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. Obiettivo del progetto è sostenere la famiglia in questa prima fase, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

"La Regione non vuole assolutamente lasciare sole le famiglie nell'assistenza ai loro anziani fragili - dice l'assessore Stefania Saccardi - Vogliamo invece che i familiari si sentano sostenuti e appoggiati da subito, fin da quando si manifestano i primi disagi. Per questo è stato concepito il progetto Pronto Badante. Questo è il terzo anno di sperimentazione del progetto, e nelle due precedenti edizioni i risultati sono stati ottimi: oltre 40.000 telefonate al numero verde, più di 12.000 visite domiciliari, oltre 8.000 buoni lavoro attivati".

"Questa nuova edizione del progetto Pronto Badante - è il commento di Marco Gersevich - è la testimonianza concreta di iniziative che, andando incontro alle esigenze delle famiglie in situazioni di disagio risultano anche efficaci per il benessere del territorio, come del resto i numeri dimostrano. L'Istituto, apprezzando il valore del progetto e continuando a fornire la consueta collaborazione istituzionale, mette a disposizione della Regione Toscana gli strumenti informatici necessari per rendere accessibile il servizio a tutti gli utenti che ne faranno richiesta".

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