La Biennale getta il "seme" della prossimità, per costruire una società più solidale
ROMA - La Biennale di Taranto getta il “seme della prossimità” e invita la comunità ad “averne cura in modo che possa germogliare e diventare un albero”. E’ il senso e l’eredità dell’evento (la prima edizione nel Mezzogiorno, dopo quelle di Genova e Bologna), che si è chiuso ieri e che, dal 16 maggio, ha portato nel capoluogo pugliese da tutta Italia il mondo del volontariato e del terzo settore, istituzioni, fondazioni, imprese, scuola e i cittadini. Circa 180 momenti di confronto sulle esperienze di partecipazione civile e comunitaria, tra workshop, laboratori, corner tematici, racconti di esperienze, concerti, intrattenimenti artistici, giochi, animazione di strada e iniziative sportive. Tra queste "la cena di strada" che si è svolta sabato 18 maggio una parte della Taranto vecchia, nella Piazzetta Sant’Egidio della “Discesa del Vasto”, in cui cittadini hanno cucinato e condiviso il cibo portato da casa, per poi ascoltare la musica dal vivo e ballare insieme.
E' il confronto "la vera anima" della Biennale della Prossimità, “prodotto collettivo” del lavoro di decine e decine di enti e organizzazioni e "luogo di relazione tra persone, uomini e donne che investono le loro energie per offrire un futuro alle proprie comunità, generando esperienze incredibili fatte di passione e competenza". "Grazie alla Biennale - commentano i promotori - per quattro giorni Taranto ha finalmente lanciato a tutto il Paese una immagine di sé positiva declinando in tutti i modi la prossimità, un valore in grado di contribuire a costruire una società più giusta e solidale".
Promotori di questa edizione il Centro Servizio Volontariato di Taranto e il Comune di Taranto che hanno costituito, con altri organismi e tanti cittadini, il Comitato locale organizzatore, in coordinamento con il Comitato nazionale. Hanno sostenuto e collaborato con la Biennale della Prossimità 2019 il Comune di Taranto, il Centro Servizi Volontariato Taranto, la Regione Puglia, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione con il Sud, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, “Etica SGR Investimenti responsabili”, l’Arcidiocesi di Taranto, il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici dell’Università “Aldo Moro” e il Comando Marittimo Sud della Marina Militare che ha anche concesso la propria adesione morale.